Tanti produttori e prezzi al ribasso: il mercato Android ha un problema cinese - La Stampa

Per capirlo basta rimanere in Asia e spostarsi di poco: è la Cina, da tempo, la frontiera della produzione anche di smartphone. E, ovvio, anche della manodopera a basso costo da sfruttare, quella che per la verità usano più o meno tutti. La novità è che la battaglia, con una concorrenza così agguerrita, si è spostata tutta sui prezzi. Con la corsa al ribasso dei produttori che citavamo prima, intenti a mettere uno smartphone in mano anche all’ultimo operaio di Changzhou e all’ultimo contadino della più remota landa dell’(ex) impero. Lenovo e Huawei, i due colossi cinesi del settore, sono stati sorpassati a destra proprio sul fronte che in parte li distingueva: la capacità di smerciare cellulari ottimi anche se economici. Un phablet dall’aspetto poco lussuoso, ma ben accessoriato: ha display a 5. 5 pollici e 1080p di risoluzione, una fotocamera da 13 megapixel, 16 gigabyte di memoria interna espandibile e due gigabyte di Ram. Che stante la svalutazione della moneta cinese sono 112 euro e 50. Una follia, da queste parti. Ma la verità è che in Cina non sono tutti contenti della novità e della discesa dei prezzi. Proprio Yang Yuanqing, presidente della Lenovo, ha accusato la concorrenza di comportarsi “in modo irrazionale”. Source: www.lastampa.it